Ci sono poche cose sulla Terra che mi piacciono quanto i Dreadnought di Warhammer 40.000.
Sono, probabilmente, il mio elemento preferito di tutto il gioco e di tutta l’ambientazione… con tutte le loro varianti, specializzazioni ed equipaggiamenti, quando sto preparando una lista per giocare, mi danno sempre l’idea di essere il giusto investimento dei punti rimanenti.
Nell’assemblare questo, per aumentare la personalizzazione e la varietà dei pezzi (anche perchè conto di dotare il mio esercito di Angeli Sanguinari di ben più di un solo Dreadnought), ho mischiato assieme il kit del Dreadnought Furioso e quello del Dreadnought standard, come del resto si può facilmente intuire dallo scafo principale, nel quale ho unito le due ali decorative del Furioso con la placca centrale del kit standard.
Per il prossimo assemblaggio, ovviamente, farò il contrario. 😉
Un’altra cosa di cui sono orgoglioso è l’aver modificato la posa delle gambe, anche se leggermente.
In sincerità, vi confesso che trovo che la posa fissa tipica di ogni kit dei Dreadnought (e ce ne sono svariati), statica, sempre e solo quella, a gambe divaricate parallele, un po’ noiosa.
Non mi si fraintenda: è perfetta per alcuni tipi di Dreadnought, come ad esempio quelli equipaggiati con cannoni, lanciamissili e mitragliatori, poichè trasmette bene l’idea del robot che si fissa a terra per essere stabile e poi ruota il busto per mirare e aprire il fuoco, ma poco adatta per un modello di camminatore equipaggiato solo con armi da mischia, che, invece, vorrebbe trasmettere l’idea più dinamica di un vero e proprio colosso che sta per scagliarsi sul nemico con tutto il suo peso.
Nel nostro caso, ruotando la gamba sinistra verso l’esterno e con l’aggiunta del (povero) Necron diviso a metà dal (notevole) peso della macchina, ho cercato di dare l’idea di un Dreadnought che ha appena distrutto un nemico e, nel fragore della battaglia, sta per passare al successivo.