Ebbene si, grazie ai miei potenti contatti nell’industria (?) sono riuscito a ottenere i manuali che avevo ordinato ben 24 ore prima della loro commercializzazione ufficiale!
*risata malvagia*
Di ritorno dal lavoro, poi, ho anche avuto il tempo di dare loro un’occhiata veloce e, sulla base di quella, voglio ora condividere con voi le mie prime impressioni. Così, di pancia.
Come potete vedere dalla foto, ho messo le mani solamente sul manuale contenente il regolamento base, sull’Index Imperium I e sull’Index Chaos. Pertanto, come è ovvio, parlerò solo di quelli.
Regolamento Base:
Un bel manualotto, esattamente come me lo aspettavo. Una ricca prima parte dedicata al background dell’universo di Warhammer 40.000, seguita da una sorprendentemente ridotta ma ben spiegata parte di regole base del gioco (come del resto era il dichiarato intento della GW) e, infine, da un numero di missioni tale da garantire una bella varietà di gioco per numerose partite.
Tutto ok, tutto come preventivato, insomma.
Index Imperium I (Adeptus Astartes):
Una grande raccolta di tutte le schede necessarie a giocare tutti i capitoli degli Space Marine lealisti, inclusa la Legione dei Dannati.
Belle le schede in se, che trasportano (efficacemente, per quanto ho potuto vedere fin’ora) i modelli posseduti nella nuova edizione.
Belli i nuovi Primaris Space Marine, che sono davvero pronti a spaccare culi.
Molto meno belle l’assenza delle reliquie capitolari (di cui però, nel Regolamento Base, si fa menzione. Posso quindi prevedere che torneranno in un prossimo futuro) con l’eccezione di quelle imbracciate esclusivamente da un personaggio e, soprattutto, cosa che mi ha proprio fatto incurvare verso il basso il sorriso mentre leggevo, la totale standardizzazione di molte unità degli Space Marine, dovuta alla scomparsa delle Tattiche Capitolari.
Mi spiego meglio: le varie truppe degli Space Marine, prendiamo ad esempio le classiche Squadre Tattiche o quelle di Scout, ma anche i vari Terminator, non hanno più alcuna differenza dovuta all’appartenenza a un Capitolo in particolare, rendendo la cosa quasi solo una scelta estetica.
Una squadra Tattica di Angeli Sanguinari e una di Angeli Oscuri (che prima erano differenziate rispettivamente da un +1 alla Forza durante il primo turno di Carica, i primi, e da una maggior abilità nel Tiro di Reazione, i secondi) ora sono esattamente la stessa identica cosa.
E lo stesso vale per una Squadra Tattica di Magli Imperiali, di Salamandre o di Ultramarine… tutte uguali. Stessa possibilità di equipaggiamento (con qualche minima eccezione per i Sergenti di certi capitoli). Stesse statistiche. A differenziare capitoli più “particolari” rimangono solo le loro unità particolari, come i Dreadnought di tipo Furioso, il Predator modello Baal o cose così.
Non so, però, quanto questa cosa sia definitiva. Ad essere sincero ho qualche dubbio. Ma prima di trattare questo argomento, fatemi spendere due parole sul…
Index Chaos:
Una grande raccolta di tutte le schede necessarie a giocare i vari capitoli degli Space Marine eretici e i Demoni del Caos.
Anche qua, belle le schede in se, così come l’adattamento degli iconici personaggi del Caos (NdD: uno dei miei preferiti di sempre, Fabius Bile, è davvero una bomba!) e l’introduzione delle nuove unità di Nurgle contenute nella scatola base del gioco.
Molto meno bella, esattamente come per i loro fratelli lealisti, la totale assenza delle Reliquie del Caos e la scomparsa delle “tattiche capitolari” (metto il termine tra virgolette perchè non erano esattamente la stessa cosa, anche se ne assolvevano la funzione in pieno) per le legioni Traditrici introdotte appena sei mesi fa con il supplemento “Traitor Legions”.
Ancor più che per gli Space Marine lealisti, che avevano questa caratteristica già da diversi anni e diverse edizioni, quindi, ho avvertito un senso di “marcia indietro” sulla differenziazione dei capitoli traditori che, invece, tanto avevo apprezzato a Dicembre. Unica eccezione, le quattro Legioni iconiche che posseggono loro unità particolari, come sempre.
Quindi, di nuovo, che voi giochiate Signori della Notte o Legione Alpha, è solo una differenza estetica. E questo è brutto, soprattutto dopo aver assaggiato una differenziazione efficace e ben riuscita come quella delineata, per l’appunto, in “Traitor Legions”.
Altri grandi assenti, e questa è una cosa per me al limite dell’inconcepibile, sono le discipline psioniche specifiche per ogni dio del Caos, sostituite da una generica lista dei poteri psionici degli Stregoni del Caos, che conta la bellezza di tre poteri.
Solamente un dio del Caos è stato ritenuto da mamma GW sufficientemente degno di avere una disciplina psionica tutta sua. E quel dio è…
Nurgle.
Seriamente, Nurgle.
Non, tanto per fare un esempio, Tzeentch, che è il fottuto dio della magia di Warhammer 40.000, ma il caro, vecchio, nonno Nurgle! Che poi, per carità, ha pieno diritto di avere una disciplina psionica tutta sua… ma perchè darla solo a lui? Potrebbe essere perchè, coincidenza, assieme alla nuova edizione del gioco è stata rilasciata un’intera gamma di nuovi modelli della sua fazione?
Ma certo che è così.
E intanto, chi magari gioca fazioni di un altro Dio del Caos e dà soldi alla GW da decenni si attacca al [tram] e non si merita nemmeno di avere una disciplina psionica tutta per se. Non fino all’uscita del prossimo Codex degli Space Marine del Caos (ammettendo che siano ancora tutti in un solo manuale), che dovrà pagare fior fior di soldi alla Games Workshop.
Quest’ultimo sfogo, quindi, ci porta al discorso generico che riguarda entrambi i due Index e che stavo introducendo prima. Che poi è anche la conclusione di questa recensione:
Alla mia prima analisi (ne seguirà una approfondita nei prossimi giorni, lavoro permettendo), i due Index che riguardano gli Space Marine, seppur con i loro punti di forza e cose positive, mi sono sembrati, in un certo senso, incompleti.
Leggendoli ho avuto spesso la sensazione di trovarmi tra le mani una raccolta di schede provvisoria, una versione beta il cui scopo sia fare da tappabuchi in attesa dell’uscita dei nuovi Codex dell’ottava edizione.
Ma a questo punto, penso che piuttosto che farli pagare 20 euro l’uno, in questo stato, sarebbe forse stato meglio rilasciarli gratuitamente in versione .pdf, come a suo tempo fu fatto per gli eserciti di Warhammer Fantasy convertiti per Age of Sigmar, e poi partire subito con la commercializzazione dei nuovi codex, al consueto ritmo.
Mamma GW, purtroppo, si conferma ancora una volta come interessata al denaro più che a tutto il resto… e, so di averlo già detto, è un vero peccato.
Lasciando da parte la tristezza dei bei tempi andati, però, questa ottava edizione mi sta piacendo. A questo punto auspico di trovare qualche ora e qualche amico per provare una partita di pochi punti. Vi terrò aggiornati!