Chi pratica l’hobby da molto tempo lo sa, a volte nel passaggio tra un Codex e l’altro (o magari tra un’edizione e un’altra del gioco) bisogna fare qualche piccolo aggiornamento ai modelli per poterli continuare a giocare senza problemi (soprattutto negli eventi/tornei di un certo tipo).
Ed è quello che ho fatto negli ultimi giorni ai miei Angeli Sanguinari, dato che nel tempo si erano accumulate un po’ di cosine (alcune anche molto invalidanti) da correggere.

Ecco un elenco dettagliato, con tanto di foto, delle modifiche che ho fatto:

– Aggiunto un modello alla Squadra di Terminator d’Assalto


Questa integrazione si è resa necessaria perchè, con il passaggio alla nuova edizione del gioco e al nuovo Codex, il Terminator con lo stendardo che prima faceva parte della squadra ora è diventato una unità a parte: il Terminator Ancient (che è sempre una Élite, ma con la Keyword “Personaggio”).
Per far quadrare i conti e poter continuare a giocare l’unità, quindi, ho semplicemente aggiunto alla squadra il nuovo Terminator che vedete qua sopra.

– Aggiunto un fucile requiem al Capitano Sarge l’Accusatore


So di essere al limite dell’ossessivo-compulsivo, ma mi seccava che il vecchio Sarge non vedesse rappresentato sul modello il fucile requiem che il passaggio alla nuova edizione gli ha “regalato”.
Così, anche se dubito che qualcuno mi avrebbe mai fatto storie (tantopiù che non sono solito frequentare tornei ultra-rigidi su questo genere di cose), ho deciso di aggiungerglielo… e poi avevo questo pezzo in una scatola di vecchi bits, perchè non cogliere l’occasione per usarlo?

– Sostituito il combitermico del Sergente della Squadra d’Assalto con una pistola plasma


Anche qua si tratta di una questione di adattamento alle nuove regole.
Andando a leggere il nuovo Codex, infatti, mi sono reso conto che il povero Sergente ha perso la possibilità di equipaggiare le combiarmi. Così mi sono cimentato in un vero e proprio “trapianto di mano”, sostituendo quella originale con una che impugna una più semplice pistola plasma.
Fortunata coincidenza: durante l’operazione mi sono reso conto che la verniciatura del combitermico si era rovinata. Quindi… beh, meglio così!

Continua il mio lavoro sui modelli (del Caos) presenti nel box di Shadowspear.
Oggi sono orgoglioso di mostrarvi il Venomcrawler, una delle nuove unità dei Marine del Caos che mi affascinano di più (e che spero di riuscire presto a testare sul campo di battaglia).

Di per sé, il modello è piuttosto standard: le uniche vere grandi modifiche sono quella alla posa, che ho cambiato perchè il ragnone avesse tutte e sei le zampe ben piantate a terra, e al rostro sull’elmo, che normalmente sarebbe uguale a quello sulla schiena ma che in questo caso sono stato costretto a rimuovere dopo aver inavvertitamente spezzato (in maniera irreparabile) uno degli spuntoni.
Non mi è affatto dispiaciuto, però… il modello così modificato mi piace persino di più dell’originale!

Va infine citato il “buchino misterioso” (la cui presenza sul modello è per me proprio un mistero. Forse avrà un senso in futuro, quando verrà rilasciato un kit contenente il modello singolo con diverse opzioni di assemblaggio?), che con molta fatica (davvero, per incollarlo dritto sono diventato scemo!) ho riempito sfruttando un pezzo della lancia avanzato dal kit da cui ho ricavato Tovaror.


(Per tappare quel fastidioso buchino ho usato l’impugnatura di un’arma del caos, riprendendo lo stile delle “fasciature” presente in molti nuovi modelli della gamma CSM.)


Un paio li si era già visti in anteprima a fine novembre (all’interno di Blackstone Fortress, che colgo l’occasione per consigliarvi: è un giocone!) ma per avere il materiale sufficiente ad assemblare un’intera squadra si è dovuto aspettare metà marzo, con l’uscita di Shadowspear.
Direi che ne è valsa la pena, perchè ora che ho completato questi modelli sento rinascere in me la devozione ai poteri perniciosi come non accadeva da tempo!

Diciamocelo, la gamma “standard” di Space Marine del Caos aveva bisogno di una svecchiata da un bel po’. Molti dei modelli, pur con tutto l’affetto e la nostalgia che posso provare (e provo!) nei loro confronti, cominciavano a sfigurare, accanto alle nuove gamme rilasciate da GW.

Ma veniamo ai ragazzi che potete vedere nelle foto qua sopra, vi va?
La maggior parte proviene proprio dal box di Shadowspear (che i miei amici mi hanno regalato per il compleanno, rendendomi un bimbo felice), anche se qua e là ho inserito qualche integrazione dal nuovo kit dei Marine del Caos (che nel frattempo ho comprato).
In più, a maggior ragione ora che la gamma è stata rinnovata, ho ufficialmente deciso di adottare l’ottone come colore principale della mia armata di Space Marine del Caos (con buona pace dei Brass Hawks, per i quali purtroppo al momento non ho altri progetti).

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Aggiornamento del 4 Ottobre 2020: sfruttando i pezzi avanzati dal kit dei Terminator del Caos, ho cambiato il combirequiem impugnato dall’Aspirante Campione con uno che fosse più in linea con lo stile delle armi del resto della squadra (per ulteriori info e foto cliccare qui).

Chi gioca di ruolo sa che, a volte, capitano cose che né il Master né i giocatori avevano previsto.
Ebbene, oggi voglio raccontarvi le origini di 4B, la simpatica metà di zombie (letteralmente) che, seppur nata per caso, è diventata così benvoluta al tavolo di Sine Requie a cui sto giocando che ho voluto realizzarne persino una miniatura.

Senza fare lunghe premesse, Sine Requie (nell’ambientazione che sto giocando con i miei amici) è un gioco di ruolo ambientato in un passato alternativo dove il risveglio dei morti ha cambiato drasticamente l’esito della Seconda Guerra Mondiale.
In questo contesto, l’Italia è regredita notevolmente, sprofondando in una nuova era di oscurantismo religioso dove la Chiesa Cattolica ha preso in mano il potere e, vedendo nel risveglio dei morti la punizione per i peccati commessi dalla gente, ha re-istituito la Santa Inquisizione.

Durante uno scontro con dei morti, è successo che Tristano, l’Inquisitore a capo del nostro gruppo, ha segato in due con il suo requiem (una sorta di motosega circolare benedetta) uno dei nemici, lo zombie contrassegnato dal numero 4.
Questo ha generato due nuovi nemici, rispettivamente contrassegnati come 4A e 4B.
E mentre 4A, essendo la metà superiore del corpo, poteva ancora essere pericoloso ed è stato distrutto, 4B, che altro non poteva fare se non strusciarsi contro i viventi nel tentativo (ormai per lui impossibile da portare a termine) di mangiarli, è stato “risparmiato” e banalmente abbandonato lì dove era avvenuto lo scontro, poichè il gruppo doveva far fronte a necessità più impellenti.

Da allora, grazie alla prontezza di spirito della Master, 4B è tornato più volte a “farci visita”, rendendosi protagonista di surreali siparietti e, oltre ad essere diventato (rigorosamente off-game) la mascotte ufficiale del gruppo, arrivando persino a rivelarsi (per quanto mosso da forze occulte misteriose) come un alleato.

Ecco perchè, rispolverando una vecchia scatola di Zombie del vecchio Warhammer Fantasy, ho deciso di realizzare la miniatura che potete vedere nella foto.
Sono partito, ovviamente, dalle gambe di uno zombie, alla quale ho aggiunto un pezzettino di busto e dei brandelli di vestito fatti con la materia verde, più un osso centrale, che invece ho ricavato da un pezzo di stuzzicadenti appositamente intagliato.

Il logo “Warhammer Community”, invece, è stato messo solo per fare uno scherzo al mio gruppo di gioco: poichè in esso sono inclusi diversi giocatori di Warhammer, a loro ho inizialmente presentato la miniatura come una nuova uscita ufficiale di Games Workshop!

Signori e signore, permettetevi di mostrarvi la conversione di cui (fino ad oggi) vado più fiero.
Direttamente da Warhammer Fantasy, una Bestia Sanguinaria del Caos… da considerarsi, per Warhammer 40.000, un Helbrute (che poi altro non è se non un Dreadnought del Caos. Mai capito perchè hanno voluto cambiargli nome) armato di Maglio dell’Helbrute e Flagello Potenziato!

Ordunque, questo modello ha richiesto parecchio lavoro. Ma andiamo con ordine:

Innanzitutto, ho sfruttato una parte del carro del Caos (quello che la Bestia Sanguinaria traina nel modello originale per Warhammer Fantasy) come protezione sulla schiena, aggiungendo dei semplici pezzi di armatura e cinghie, entrambi fatti di materia verde, nella zona del basso ventre e del culetto, così da collegare il tutto in maniera logica e cercando di mantenere l’idea di “ben corazzato” che un Dreadnought dovrebbe trasmettere.

Poi ho sostituito la mano sinistra della Bestia con la manona ben più voluminosa (e volutamente sproporzionata) dell’Helbrute (recuperata da quello contenuto in “Oscura Vendetta”), ricostruendo con la materia verde il collegamento tra i due pezzi (incluse le cicatrici e le pustole sulla pelle).

Infine ho posizionato nel buco che l’armatura ha sulla schiena i tentacoli del Flagello Potenziato (appositamente comprati su eBay) collegandoli alla carne con poca materia verde, simulando l’effetto (già in parte presente sul pezzo, va specificato) di pelle lacerata e strappata dall’interno.

Dulcis in fundo, abbondanti schizzi di sangue (ho usato la vernice Thecnical “Blood for the Blood God” della Citadel) su tutto il modello e intere pennellate sul Maglio Potenziato, tante da far colare il colore sulla basetta (e un po’ anche fuori).

Cos’altro dire? Il risultato mi lascia particolarmente soddisfatto, quasi entusiasta.
Non credo di esagerare nel dire che, per ora, è il modello meglio riuscito della mia collezione!

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Aggiornamento del 4 ottobre 2020: cambiata la basetta per essere coordinata con quelle del resto dell’armata. (Per ulteriori info/foto cliccare qui).

Signori e signore, oggi è un giorno importante.
Lo è perchè è uscito il remake di Resident Evil 2, uno dei giochi che più mi ha appassionato quando ero ragazzino (tanto che ancora adesso, con cadenza più o meno biennale, tiro fuori dal cassetto la mia vecchia Playstation e me lo rigioco).

Ho comprato una PS4 apposta per poterlo giocare, sapete? E, ora che stringo la mia copia tra le mani, non vedo l’ora che arrivi questa sera, quando lo proverò in compagnia di alcuni amici.
Se è bello come credo (ho cercato di non spoilerarmi nulla), potrei non uscire di casa per settimane! Se è brutto, invece, credo che mi arrabbierò parecchio. E forse piangerò, persino.

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Aggiornamento del 15 marzo 2019: ora che non solo l’ho finito, ma l’ho anche rigiocato e rigiocato ancora fino a guadagnarmi il trofeo Platino, voglio spendere due parole per dirvi cosa ne penso.
Il gioco non è semplicemente bello, gente… è proprio PERFETTO.
Certo, sono state cambiate alcune cose (ed è anche comprensibile, a più di vent’anni di distanza dall’uscita dell’originale), ma lo spirito è stato ben conservato.
Per farla breve, tutto quello che dovrebbe esserci… c’è. E in alta definizione!
Se vi piace il genere e ancora non lo avete fatto, ne consiglio caldamente l’acquisto. Lo amerete!

Normalmente di platinare i giochi non me ne importa un fico secco, ma per RE2 ho fatto un’eccezione.

Spesso mi capita di creare, per il mio gruppo di gioco, versioni alternative delle schede personaggio.
Lo faccio per cercare di renderle più “player-friendly” rispetto alle originali, dato che a volte sono inutilmente complicate (soprattutto agli occhi di un neofita o di chi vuole prendere il gioco di ruolo in maniera più easy) o, peggio, impaginate con il culo.
Quando ho iniziato a masterare la mia campagna di D&D, ad esempio, il materiale era disponibile solo in inglese; quindi ho creato una scheda alternativa in duplice lingua ita/eng che aiutasse i miei giocatori a raccapezzarsi quando cercavano cose sui manuali.
Ora che la 5^ Edizione di Dungeons & Dragons è stata (finalmente!) tradotta in italiano e la mia campagna è terminata (come vi ho raccontato in questo post), su richiesta dell’amico che si appresta a fare da Master ad una nuova campagna cui ho preso parte, ho invece rivisto e corretto, anzi, proprio ri-creato da zero con una nuova e più pratica impaginazione, la scheda per il personaggio.

E siccome sono piuttosto fiero del mio lavoro (in più è quasi Natale), ho pensato di condividerla qua sul blog, cosicchè chiunque ne abbia bisogno possa tranquillamente scaricarla e usarla.
È un po’ spartana (NdD: se qualcuno più competente volesse migliorarla graficamente mi contatti pure, ne sarei molto felice!), ma vi assicuro che fa il suo dovere. Buon download!

Scheda Personaggio per Dungeons & Dragons 5ed

Ecco qualche nuovo rinforzo per i miei Angeli Sanguinari: una squadra di Hellblaster!

Come potete vedere dalle foto, i modelli sono stati assemblati e dipinti in maniera piuttosto standard, con giusto-giusto l’aggiunta di spallacci con il marchio della legione (presi dall’apposito kit), qualche gioiello a forma di goccia (ormai sto diventando un esperto nel farli!) e la colorazione nera dell’elmo (questa volta striato di blu) di cui già vi avevo parlato quando ho caricato le foto degli Inceptor.
L’unico modello che ha richiesto un po’ più di lavoro rispetto agli altri è quello del sergente, visto che per ottenere la sua posa (tamarrissima) ho dovuto modificare il braccio sinistro con la materia verde e scambiare l’impugnatura delle due armi.

Nella loro semplicità, comunque, sono molto contento del risultato finale.
Va proprio detto che l’armatura potenziata dei nuovi Space Marine Primaris è davvero ben realizzata ed è un piacere da dipingere!


Nonostante io non sia un grandissimo fan dei Cavalieri Imperiali (a livello di gioco, intendo. I modelli sono bellissimi!), mi sono fatto “sedurre” da questo piccolino.
Ad un certo punto ho avuto l’ispirazione di sostituire le normali protezioni dei cannoni con degli scudi dei Kairic Acolytes (che prima o poi dovrò anche assemblare/dipingere come cultisti di Tzeentch oppure Tzaangor, per ampliare la mia armata della Stirpe dei Mille) e da lì, lavorando di taglierino e materia verde, mi sono divertito a realizzare questo Armiger del Caos.

Ho anche approfittato dell’occasione per un altro (duplice) esperimento: nel fare la basetta ho infatti testato il colore Armageddon Dust della gamma Texture Citadel e ho anche provato a ricreare l’effetto di vecchie mattonelle ormai consunte e quasi del tutto inglobate dalla sabbia del deserto (magari nei pressi di un antico tempio) che si sollevano dal terreno sotto il peso dell’enorme macchina.

Nel complesso, per quanto riguarda la basetta, devo ammettere di non essere del tutto soddisfatto del risultato finale (in particolare dell’effetto delle mattonelle sollevate. Chiamatemi perfezionista, ma non mi convincono del tutto)… non è da escludere che, in futuro, decida di reimbasettare il modello.

Ogni armata degli Angeli Sanguinari che si rispetti deve averne uno.

L’ho scoperto per caso, qualche settimana fa: in un paio di recenti partite ho infatti chiuso la mia lista con un (relativamente economico) Capitano equipaggiato con la reliquia “Ala dell’Angelo” (che, in soldoni, fa ripetere il tiro per la carica fallita e decreta che non si può tirare di reazione contro quel modello) e un martello tuono/maglio potenziato, con l’unico e preciso scopo di mandarlo in giro per il campo di battaglia a sventrare malamente i corazzati nemici.
E in entrambe le occasioni mi sono trovato così bene da finire con il dare la precedenza allo assemblaggio della relativa miniatura rispetto a qualunque altro progetto modellistico avessi in corso!

Il modello è fatto con pezzi recuperati dagli avanzi di altri kit degli Angeli Sanguinari, principalmente quello della Guardia Sanguinaria (gambe, ali, jetpack), della Compagnia della Morte (martello, braccia) e della Squadra Tattica (torso, elmo, spallaccio destro), con una piccola aggiunta dal kit di modifica degli Angeli Sanguinari (spallaccio sinistro) e, dulcis in fundo, la cresta sull’elmo, che avevo avanzato dal kit di Space Marine in Armatura Mk. III e non vedevo l’ora di usare.