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Continua il lockdown. Ma negli ultimi giorni il tempo è stato sufficientemente bello da permettermi di dare una buona mano di base spray, quindi ho deciso di dedicarmi a uno dei pezzi più interessanti di un lotto di “anticaglie” che ho comprato di recente.
Direttamente dalla scatola base di quarta edizione “Battaglia di Macragge”, lasciate quindi che vi mostri quello che, secondo me, è uno degli elementi scenici più fighi mai rilasciati da GW: la navetta di classe Aquila schiantata al suolo!

Trattandosi “solo” di un elemento scenico (il primo che dipingo, tra l’altro. Ho quindi colto l’occasione per inaugurare la relativa pagina) che deve fare da sottofondo al gioco, ho scelto di dargli giusto una pitturata veloce, senza curare troppo i dettagli.
Sono partito da una (appropriatissima, a ben pensarci) base Macragge Blue, sulla quale ho applicato un bel drybrush di Hoeth Blue e del Runefang Steel nelle parti danneggiate dello scafo. La parte rocciosa, invece, è colorata con il solito Mechanicus Standard Grey. Dopo ho semplicemente lavato tutto con abbondante Nuln Oil e aggiunto un chipping di Skavenblight Dinge e Leadbelcher.
Infine, come faccio di solito per le basette dei Necron o dei Goblin delle Tenebre, ho concluso con un drybrush di Administratum Grey sulla parte rocciosa.
I vetri della navetta sono volutamente privi di riflesso, perchè, immaginandomi la polvere sollevata durante lo schianto o accumulatasi sul relitto, volevo creare una sensazione di opacità.
Ultimo, piccolo, ritocco che ho fatto e voglio segnalare è stato il coprire alcuni difetti di stampa (tutti nei punti di contatto tra la navetta e le rocce) con la vernice Texture Astrogranite.

Mentre questo stramaledetto COVID (ampiamente aiutato dal menefreghismo di molti italiani) ci ha costretto all’ennesimo lockdown, vado avanti con lo smaltimento della mia pila della vergogna.
E proprio poche ore fa ho terminato un bel Land Raider, altro pezzo della mia “scorta invernale” (modelli che avevo assemblato e a cui avevo dato la base spray prima che facesse troppo freddo).
I miei Angeli Sanguinari saranno contenti di avere tra le loro fila questo “bestione”, che dite?

Come potete vedere dalla foto, il modello è standard, con giusto l’aggiunta di una icona del capitolo, presa dagli avanzi del kit del Predator Baal.

Questo è anche il primo veicolo degli Angeli Sanguinari che dipingo partendo da una base spray invece che data a pennello, e devo dire che il risparmio di tempo non è stato poco.
Anche la scelta di fare l’invecchiamento con la tecnica del chipping (sperimentata tempo fa sul Leman Russ e da allora diventata lo standard per i miei veicoli) mi ha soddisfatto, risultando in un effetto decisamente migliore rispetto a come lo facevo prima (cioè solo drybrush di colori diversi).
Nella mia pignoleria, devo dire che un po’ mi dispiace che ora, affiancando il Land Raider a un altro veicolo degli Angeli Sanguinari dipinto prima, si noti questa discrepanza. Ma, a ben pensarci, è anche segno che nel tempo ho fatto progressi come pittore, quindi, sotto-sotto… chissenefrega!