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Signori e signore, permettetevi di mostrarvi il modello più grande della mia collezione (fino ad ora) e anche quello che, vista la grandissima quantità di dettagli situati in punti difficili da raggiungere, più mi ha fatto penare per essere dipinto e assemblato: il Drago Infernale!

Al di là della scherzosa premessa (perchè è vero che ha richiesto molto impegno, si, ma con una buona pianificazione di come alternare la pittura e l’assemblaggio dei vari pezzi, piano piano, con mooolta pazienza, si fa tutto), sono veramente soddisfatto di come è venuto.
Personalmente lo ritengo uno dei modelli più belli dell’intera gamma degli Space Marine del Caos, non mi sarei mai perdonato se l’avessi rovinato!

L’unica cosa che manca, come avrete notato, è la basetta.
Purtroppo al momento non ho a disposizione abbastanza Milliput per realizzarla come si deve e, vista la quarantena, temo che dovrò aspettare un bel po’ prima di poter fare rifornimento… però mi sembrava sciocco aspettare per caricare le foto (che tra l’altro ho dovuto fare senza sfondo bianco a causa delle dimensioni del modello. Quelle ali occupano un sacco di spazio, mannaggia)!
Non appena sarà possibile posterò qualche foto aggiornata al modello imbasettato. Promesso.

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Aggiornamento del 4 ottobre 2020: come promesso, mi sono procurato lo stucco e ho realizzato la basetta per il modello, completando finalmente l’opera. La foto è disponibile qui.

“Tu sei un mago, Nemesis.”
…e uno di quegli asciugamani sullo scaffale è evidentemente una passaporta.

Quando avrò finito di giocare, rigiocare e giocare di nuovo RE3 fino alla nausea, preparerò una compilation con i (pochissimi, per ora) glitch in cui sono incappato durante le mie partite… ma questo qui in particolare mi ha così divertito che non ho proprio saputo aspettare!

(Video in Inglese)

Seconda entry del “progetto di smaltimento” che sto portando avanti durante questa quarantena, ma soprattutto primo modello di un progetto che avevo in cantiere da molto tempo: quello di creare una piccola armata di Predoni del Deserto Tallarniani (di cui oggi inauguro la pagina).

Avevo iniziato ad assemblare questo Leman Russ diversi anni fa, dopo averlo comprato su eBay ad un prezzo molto conveniente (forse perchè il modello è di vecchia edizione, come si può intuire dalla forma della torretta), ma poi, per un motivo o per l’altro, avevo finito con il lasciarlo lì.
Ora che il tempo abbonda, però, l’ho ripreso in mano e ho anche colto l’occasione per fare qualche esperimento, nello specifico lavorare con base spray (fin’ora avevo sempre fatto tutto a pennello) e provare la tecnica del chipping per riprodurre l’invecchiamento, l’usura e i danni sullo scafo.
Entrambe le cose mi hanno lasciato soddisfatto, quindi andrò avanti ad approfondirle!

Il comandante che si affaccia dalla torretta, invece, è stato ricavato adattandone uno preso dal kit del Chimera (che tra l’altro è il prossimo carro armato che farò per questo progetto, dato che anche lui è lì che aspetta da qualche anno), con l’aggiunta di una spada a catena modificata (presa dal kit delle normali truppe Cadiane) e della testa, che invece viene da un kit di antichi guerrieri ottomani (non ricordo di che casa produttrice, scusatemi) che avevo comprato apposta per modificare le truppe in Predoni del Deserto, sempre diversi anni fa.

Altra modifica di cui sono fiero, poi, è quella che spero NON abbiate notato guardando le foto, cioè che la corazza sopra al cannone laser è stata interamente ricostruita da me utilizzando del plasticard e della materia verde, dato che quella originale era andata misteriosamente perduta:

Ebbene, proprio come l’anno scorso ho aspettato con trepidazione Resident Evil 2 (Remake), quest’anno ho aspettato il remake di Resident Evil 3 (dico sul serio. A mezzanotte di ieri sera ero seduto sul mio divano, con lo spumante, a contare i secondi rimanenti come se fosse Capodanno). 

Certo, le circostanze sono un po’ diverse da allora… e c’è una certa ironia nel giocare ad un gioco ambientato in una città dove un virus ha trasformato tutti in zombie mentre nel mondo reale si è chiusi in casa, in quarantena per la pandemia di COVID-19.
Se me l’avessero predetto non ci avrei creduto!

Ad ogni modo, dopo un po’ di indecisione e qualche peripezia, poichè volevo essere sicuro al 100% di giocarlo al day-one, ho deciso di prendere il gioco in formato digitale (in barba alla copia fisica che avevo prenotato il mese scorso. Per fortuna avevo anticipato solo il minimo richiesto per la caparra!) e ora che è uscito lo sto centellinando, per evitare di “bruciarmelo” troppo in fretta.

Alla faccia dei frignoni che ultimamente ho visto lamentarsi (tra l’altro di vere e proprie cavolate, tipo la gonna di Jill), infine, aggiungo anche che a me il gioco sta piacendo un sacco.

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Aggiornamento del 20 maggio 2020: mantenendo la tradizione iniziata l’anno scorso, ora che l’ho giocato a fondo, finendolo in ogni modalità fino a guadagnarmi il trofeo platino, vi dico la mia.
Il gioco è bello, anche se non “perfetto” come il remake di RE2.
Molte cose sono state cambiate rispetto all’originale (come Capcom aveva annunciato ampiamente, del resto) e il gameplay è decisamente più orientato verso l’azione piuttosto che l’esplorazione e/o la risoluzione di enigmi, ma la cosa ben calza, dato che è il racconto di una fuga disperata.
Qua e là ci sono più “disattenzioni” rispetto al suo predecessore (soprattutto problemi di collisione, che probabilmente verranno risolti con aggiornamenti futuri), ma nulla di così invalidante da impedire di gustarsi per bene il gioco, che dà il meglio di sé a difficoltà “Incubo” o superiore.
Molto gradevoli, infine, le secchiate di citazioni dalla saga. Ad ogni run notavo un nuovo dettaglio!