Modello più, modello meno, girano per camera mia da almeno un paio d’anni (forse anche di più) e sono l’unica squadra completa (e quindi giocabile) emersa dalla gran confusione causata dagli esperimenti pittorici e di gioco che ho condotto nell’ultimo decennio.

(NdD: tanto per rendere l’idea, avete presente il Warp?
…ecco.
Diciamo solo che sono un tipo indeciso e che di fronte a una vasta gamma di scelta, come quella offerta da Warhammer 40.000 o anche solo dai vari capitoli degli Space Marine del Caos, sono sempre un po’ in difficoltà. E allora comincio a sperimentare, provare, a farmi tutti miei calcoli, i miei viaggi mentali e via così… e regolarmente finisco con il perdermi. Sono fatto così.)

E sono, ovviamente, il punto di partenza per la mia armata della Stirpe dei Mille.

Per terminare queste sei miniature ho impiegato, come dicevo prima, diverso tempo (questo soprattutto perchè tra una e l’altra, comunque, mi dedicavo anche ad altro. Ma questa è un’altra storia), ma non per questo sono insoddisfatto del risultato… anzi!
Vado particolarmente fiero di aver trasformato lo spuntone su una delle mani standard dei Marine del Caos in un gioiello (molto più adatto alla Stirpe, a mio parere), così come di aver adattato la spada potenziata dell’Aspirante Stregone, che proviene da un kit dei Lupi Siderali, o del suo zaino-batteria, modificato grazie a due gargoyle sputafuoco presi dal kit dei veicoli del caos.

In conclusione, gonfiando il petto per l’orgoglio, mi permetto di puntare i riflettori sulle basette di lastricato, che ritengo particolarmente adatte al look “tecno-egiziano” della Stirpe (e per la realizzazione delle quali, molto presto, ri-pubblicherò un tutorial che qualche anno fa avevo scritto in duplice copia/lingua sul vecchio blog e sul forum di DakkaDakka.)