Modellismo e Wargames


Non era anche ora che i miei Angeli Sanguinari ricevessero il supporto di un mezzo pesante?
Decisamente si!

Permettetemi quindi di mostrarvi qualche foto della mia ultima fatica: un bel Predator modello Baal, anche lui pronto a seminare morte e distruzione sul campo di battaglia.
Come potete vedere si tratta di un modello piuttosto standard. L’unica modifica degna di nota è il fatto che ho preferito usare il pannello frontale preso dal kit del carro armato Hunter, ma per il resto proviene tutto dritto-dritto dalla scatola originale.

Un’altra soddisfazione che mi sono tolto è poi quella di magnetizzare la torretta superiore (e solo quella) per renderla ruotabile a 360°, cosa che però, purtroppo, temo finirà con il rovinare la verniciatura del modello nei punti di maggior sfregamento.
Il tempo ci darà una risposta. Staremo a vedere…

Nel frattempo posso dire di essere più che soddisfatto di come è venuto! 🙂

Orbene, so che ci ho messo un po’, ma finalmente, dopo averne tanto parlato nei miei precedenti post, ho avuto occasione di provare la nuova edizione di Warhammer in prima persona.
Ieri sera, infatti, le mie forze della Stirpe dei Mille si sono coraggiosamente scontrate contro gli Angeli Sanguinari del mio amico Paolo in una partita amichevole da 1.000 punti, allestita proprio perchè entrambi volevamo provare questo nuovo set di regole.

E… beh, devo dire che mi sono trovato bene.
L’obiettivo di rendere il gioco più scorrevole e veloce, e ve lo sta scrivendo uno che al tavolo è lento come una lumaca, è stato pienamente raggiunto.
A voler essere puntigliosi e rompiballe (e io sono entrambe le cose), l’unica difficoltà che abbiamo avuto è stata durante la fase di combattimento, che nel regolamento non è spiegata proprio-proprio benissimo (almeno da una prospettiva di giocatori di vecchia data) e per questo ha portato con sè qualche dubbio/questione su un eventuale ingaggio o disingaggio al termine della stessa.
Nulla che una visita alla GW e una chiacchierata con uno dei ragazzi non possa risolvere, però!

Venendo al sodo, posso dire che questa ottava edizione, come avevo previsto nell’anteprima “Age of 40.000” (che, a proposito, questo articolo va a concludere), seppur con i suoi difetti, nel suo complesso, mi piace. Ed è tutto ciò che ho da dire in materia, per il momento.
Appuntamento alla prossima!


Volevo una squadra di Marine in armatura Mk III e l’ho avuta.
Beh… più o meno.
Per la maggior parte, diciamo!

Leggendo il codex degli Angeli Oscuri, sono rimasto affascinato dalla figura degli Space Marine Caduti, in particolar modo da quelli che si sono dati alla pirateria spaziale.
Su quest’onda, forse anche un po’ ispirato dalla soporifera visione degli episodi di Capitan Harlock, ho quindi inventato il “capitolo” (lealista, da un punto di vista strettamente tecnico) dei Brass Hawks, un gruppo di Space Marine che dopo la distruzione di Caliban, non sapendo più bene di chi fidarsi, sono fuggiti a bordo di una nave (ora diventata la loro base) e hanno scelto la via dell’autarchia, realizzandola diventando, de facto, pirati dello spazio.
Ed è per questo che le loro armature potenziate e quasi tutti i loro equipaggiamenti possono essere considerati ormai desueti e sono stati riparati un numero pressochè infinito di volte utilizzando pezzi di ricambio di fortuna e/o recuperati dai nemici abbattuti.

Per rappresentare questa “sovra-manutenzione di fortuna”, ho utilizzato come base le ormai antichissime armature mk III, sostituendo però alcuni pezzi con altri avanzati da vari ed eventuali kit di Space Marine (lealisti e del caos in eugal misura). In certi casi è più facile notarlo, ad esempio quando ad essere sostituita è stata un’intera gamba del modello, in altri meno, come nel caso dello scarico di uno zaino, tuttavia posso garantire che ogni singolo modello di questa squadra è composto da almeno un pezzo che non proviene dal regolare kit delle armature Mark III.
In più, ho modificato alcuni dei pezzi “originali” mk III perchè mostrassero evidenti segni delle infinite riparazioni di cui parlavo sopra. Un esempio di cui vado molto fiero sono i rivetti che tengono insieme questo spallaccio, ottenuti con un po’ di pazienza e materia verde:


In più, credo che la scelta del color ottone per le armature contribuisca ad accentuare questa idea di antiquato che volevo far trasmettere ai modelli.

Cambiando discorso, poi, un altro esperimento ben riuscito sono le basette.
Il mio intento era quello di rappresentare l’interno di una vecchia nave imperiale mantenuta funzionante a fatica, proprio come le armature dei suoi occupanti. Per questo ho scelto il metallo zigrinato, consumato da mille passaggi e all’occorrenza interrotto da tubi, piastre metalliche di altro tipo o ingressi/botole che conducono ad un altro ponte.
Non sarebbe male, un giorno, realizzare un diorama di un corridoio interno alla nave dove mostrare uno scontro tra i Brass Hawks e un gruppo di Orki che ha abbordato il loro vascello, non credete?
Intanto lo annoto nel grande, immenso, libro delle idee modellistiche da realizzare…

Visto quanto li amo, sono più che felice di aggiungere un nuovo Dreadnought alle fila degli Angeli Sanguinari.

Come potete vedere dalle foto, si tratta di un modello piuttosto “basic” tanto nell’equipaggiamento quanto nella posa. Però ho voluto, come sempre, personalizzarlo con qualche dettaglio unico:
Prima fra tutti, in bella mostra sulla placca destra del torso, la spada degli Angeli Sanguinari, che, proprio come la (semplice) modifica fatta alla placca centrale, nella quale ho sostituito un teschio con la proverbiale goccia di sangue, conferiscono al modello l’appartenenza al nono Capitolo degli Space Marine in maniera chiara, senza però esagerare.
Lo stesso discorso vale per il braccio sinistro, che proviene da un kit del Dreadnought Furioso.

Un’altra modifica di cui sono particolarmente fiero, poi, è il Multitermico, che ho assemblato modificando un normale cannone d’assalto sostituendo la canna rotante con, per l’appunto, il multermico di un Dreadnought modello Contemptor.
Non che avessi molta scelta, visto che mamma GW, da quasi un decennio, non include nel Kit del Dreadnought base un Multitermico, nonostante sia l’arma standard del modello. *sospiro*

Come sicuramente poi qualcuno avrà intuito, il nome Ifrid è ispirato alla omonima Guardian Force di Final Fantasy VIII (presente, in realtà, anche in molti altri capitoli. Ma quella dell’ottavo è la mia incarnazione preferita). Non è quindi un caso che questo Dreadnought sia equipaggiato solo con armi termiche e lanciafiamme…

Apprendo oggi dell’annuncio delle date di uscita ufficiali dei vari Codex dell’ottava edizione.
E, ad essere sincero, sono un po’ contrariato.

Ciò che mi rende tale è il fatto che, facendo un paio di conti, ne risulta che la effettiva validità delle schede tecniche presenti nell’Index Imperium I (mi baso sul primo Codex in uscita, quello degli Space Marine) sarà di un paio di mesi abbondanti (ad essere precisi: 72 giorni). E di nuovo mi viene da pensare che sarebbe stato meglio (almeno da un punto di vista morale e, azzardo, persino deontologico. Dal punto di vista del far su più soldi possibile, invece, ha ragione la GW al 110%!) rilasciare le schede tecniche delle varie fazioni in versione .pdf gratuita.
E poco mi importa del fatto che alcune unità presenti nei vari Index non verranno aggiornate e quindi quei volumi non verranno del tutto abbandonati a prender polvere sugli scaffali… anzi, sapendolo mi sento ancor più preso per i fondelli!
Nel senso: visto che esce un Codex, per la quale la gente pagherà comunque bei soldi, possiamo sbatterci un minimo per farlo uscire completo di tutto quel che serve per giocare quella fazione, senza dover spulciare dieci manuali diversi per fare una singola lista? Chiedo troppo?

Fonte: Warhammer Community (Articolo sui nuovi Codex, FAQ sui nuovi Codex)

Ebbene si, grazie ai miei potenti contatti nell’industria (?) sono riuscito a ottenere i manuali che avevo ordinato ben 24 ore prima della loro commercializzazione ufficiale!
*risata malvagia*
Di ritorno dal lavoro, poi, ho anche avuto il tempo di dare loro un’occhiata veloce e, sulla base di quella, voglio ora condividere con voi le mie prime impressioni. Così, di pancia.
Come potete vedere dalla foto, ho messo le mani solamente sul manuale contenente il regolamento base, sull’Index Imperium I e sull’Index Chaos. Pertanto, come è ovvio, parlerò solo di quelli.

Regolamento Base:
Un bel manualotto, esattamente come me lo aspettavo. Una ricca prima parte dedicata al background dell’universo di Warhammer 40.000, seguita da una sorprendentemente ridotta ma ben spiegata parte di regole base del gioco (come del resto era il dichiarato intento della GW) e, infine, da un numero di missioni tale da garantire una bella varietà di gioco per numerose partite.
Tutto ok, tutto come preventivato, insomma.

Index Imperium I (Adeptus Astartes):
Una grande raccolta di tutte le schede necessarie a giocare tutti i capitoli degli Space Marine lealisti, inclusa la Legione dei Dannati.
Belle le schede in se, che trasportano (efficacemente, per quanto ho potuto vedere fin’ora) i modelli posseduti nella nuova edizione.
Belli i nuovi Primaris Space Marine, che sono davvero pronti a spaccare culi.
Molto meno belle l’assenza delle reliquie capitolari (di cui però, nel Regolamento Base, si fa menzione. Posso quindi prevedere che torneranno in un prossimo futuro) con l’eccezione di quelle imbracciate esclusivamente da un personaggio e, soprattutto, cosa che mi ha proprio fatto incurvare verso il basso il sorriso mentre leggevo, la totale standardizzazione di molte unità degli Space Marine, dovuta alla scomparsa delle Tattiche Capitolari.
Mi spiego meglio: le varie truppe degli Space Marine, prendiamo ad esempio le classiche Squadre Tattiche o quelle di Scout, ma anche i vari Terminator, non hanno più alcuna differenza dovuta all’appartenenza a un Capitolo in particolare, rendendo la cosa quasi solo una scelta estetica.
Una squadra Tattica di Angeli Sanguinari e una di Angeli Oscuri (che prima erano differenziate rispettivamente da un +1 alla Forza durante il primo turno di Carica, i primi, e da una maggior abilità nel Tiro di Reazione, i secondi) ora sono esattamente la stessa identica cosa.
E lo stesso vale per una Squadra Tattica di Magli Imperiali, di Salamandre o di Ultramarine… tutte uguali. Stessa possibilità di equipaggiamento (con qualche minima eccezione per i Sergenti di certi capitoli). Stesse statistiche. A differenziare capitoli più “particolari” rimangono solo le loro unità particolari, come i Dreadnought di tipo Furioso, il Predator modello Baal o cose così.

Non so, però, quanto questa cosa sia definitiva. Ad essere sincero ho qualche dubbio. Ma prima di trattare questo argomento, fatemi spendere due parole sul…

Index Chaos:
Una grande raccolta di tutte le schede necessarie a giocare i vari capitoli degli Space Marine eretici e i Demoni del Caos.
Anche qua, belle le schede in se, così come l’adattamento degli iconici personaggi del Caos (NdD: uno dei miei preferiti di sempre, Fabius Bile, è davvero una bomba!) e l’introduzione delle nuove unità di Nurgle contenute nella scatola base del gioco.
Molto meno bella, esattamente come per i loro fratelli lealisti, la totale assenza delle Reliquie del Caos e la scomparsa delle “tattiche capitolari” (metto il termine tra virgolette perchè non erano esattamente la stessa cosa, anche se ne assolvevano la funzione in pieno) per le legioni Traditrici introdotte appena sei mesi fa con il supplemento “Traitor Legions”.
Ancor più che per gli Space Marine lealisti, che avevano questa caratteristica già da diversi anni e diverse edizioni, quindi, ho avvertito un senso di “marcia indietro” sulla differenziazione dei capitoli traditori che, invece, tanto avevo apprezzato a Dicembre. Unica eccezione, le quattro Legioni iconiche che posseggono loro unità particolari, come sempre.
Quindi, di nuovo, che voi giochiate Signori della Notte o Legione Alpha, è solo una differenza estetica. E questo è brutto, soprattutto dopo aver assaggiato una differenziazione efficace e ben riuscita come quella delineata, per l’appunto, in “Traitor Legions”.
Altri grandi assenti, e questa è una cosa per me al limite dell’inconcepibile, sono le discipline psioniche specifiche per ogni dio del Caos, sostituite da una generica lista dei poteri psionici degli Stregoni del Caos, che conta la bellezza di tre poteri.
Solamente un dio del Caos è stato ritenuto da mamma GW sufficientemente degno di avere una disciplina psionica tutta sua. E quel dio è…
Nurgle.
Seriamente, Nurgle.
Non, tanto per fare un esempio, Tzeentch, che è il fottuto dio della magia di Warhammer 40.000, ma il caro, vecchio, nonno Nurgle! Che poi, per carità, ha pieno diritto di avere una disciplina psionica tutta sua… ma perchè darla solo a lui? Potrebbe essere perchè, coincidenza, assieme alla nuova edizione del gioco è stata rilasciata un’intera gamma di nuovi modelli della sua fazione?
Ma certo che è così.
E intanto, chi magari gioca fazioni di un altro Dio del Caos e dà soldi alla GW da decenni si attacca al [tram] e non si merita nemmeno di avere una disciplina psionica tutta per se. Non fino all’uscita del prossimo Codex degli Space Marine del Caos (ammettendo che siano ancora tutti in un solo manuale), che dovrà pagare fior fior di soldi alla Games Workshop.

Quest’ultimo sfogo, quindi, ci porta al discorso generico che riguarda entrambi i due Index e che stavo introducendo prima. Che poi è anche la conclusione di questa recensione:

Alla mia prima analisi (ne seguirà una approfondita nei prossimi giorni, lavoro permettendo), i due Index che riguardano gli Space Marine, seppur con i loro punti di forza e cose positive, mi sono sembrati, in un certo senso, incompleti.
Leggendoli ho avuto spesso la sensazione di trovarmi tra le mani una raccolta di schede provvisoria, una versione beta il cui scopo sia fare da tappabuchi in attesa dell’uscita dei nuovi Codex dell’ottava edizione.
Ma a questo punto, penso che piuttosto che farli pagare 20 euro l’uno, in questo stato, sarebbe forse stato meglio rilasciarli gratuitamente in versione .pdf, come a suo tempo fu fatto per gli eserciti di Warhammer Fantasy convertiti per Age of Sigmar, e poi partire subito con la commercializzazione dei nuovi codex, al consueto ritmo.
Mamma GW, purtroppo, si conferma ancora una volta come interessata al denaro più che a tutto il resto… e, so di averlo già detto, è un vero peccato.

Lasciando da parte la tristezza dei bei tempi andati, però, questa ottava edizione mi sta piacendo. A questo punto auspico di trovare qualche ora e qualche amico per provare una partita di pochi punti. Vi terrò aggiornati!

Ebbene, ormai ci siamo. Sabato prossimo sarà finalmente possibile acquistare (o scaricare nella sua versione gratuita) il nuovo regolamento di Warhammer 40.000.

Già da qualche giorno le anticipazioni “sugose” sulla nuova edizione sono in calo su Warhammer Community (NdD: ma del resto come biasimarli? Non possono mica svelare proprio tutto-tutto prima dell’uscita del gioco, vi pare?) e, di conseguenza, anche su questo blog.
A questo punto, quindi, mi sembra il caso di annunciare la ormai prossima chiusura di questa “parentesi editoriale” con la quale abbiamo aspettato insieme la nuova edizione del gioco.
Scriverò ancora due articoli marchiati “Age of 40.000”: il primo quando avrò finalmente in mano il manuale con il regolamento e gli index che ho pre-ordinato, il secondo quando avrò fatto una (o magari anche qualcuna di più) partita per provare il nuovo sistema.
Appuntamento quindi, a sabato prossimo. Che l’Imperatore vi protegga!

***

Aggiornamento dell’11 Giugno 2017: pare che mamma GW abbia avuto più o meno la mia stessa idea… aggiungo quindi con piacere al mio articolo il link al loro recap, cosicchè chiunque sia interessato (ci sono anche articoli su argomenti che non ho trattato in questa sede, ad esempio) possa andare a leggersi direttamente il materiale originale.


La loro missione è piombare dal cielo, friggere ciò che trovano con i loro fucili termici, dopodichè, ammesso che sia sopravvissuto qualcosa, finirlo con le loro spade a catena in un assalto.
Chi sono? Sono le mia Prima Squadra d’Assalto degli Angeli Sanguinari, ovviamente!

Lavoravo su questi modelli da un po’ e, devo dirlo, sono contento di poterveli finalmente mostrare.
I pezzi provengono perlopiù da vari kit della Squadra d’Assalto degli Space Marine (sia l’edizione nuova che quella vecchia), con la doverosa aggiunta di dettagli “Sanguinari” presi da quel poco che mi è rimasto del kit della Squadra Tattica e, infine, qualche pezzo recuperato qua e là semplicemente perchè mi piaceva (come ad esempio l’elmo Mk IV di uno dei modelli equipaggiati con il fucile termico).
Sono presenti anche numerose personalizzazioni e molte sono fatte di mio pugno con la materia verde, come ad esempio i numerosi gioielli a forma di goccia di sangue (NdD: ormai sono diventato un esperto nel farli!), localizzati soprattutto sui jetpack. Un altro dettaglio di cui sono fiero è invece la lancia potenziata in mano al Sergente, che ho ottenuto mescolando tra di loro il braccio di uno stendardiere degli Space Marine del Caos e una Spada Potenziata degli Space Marine standard.

E per la serie “dettagli che si romperanno alla prima partita”, ecco a voi un gioiello penzolante che ancora non ho capito come ho fatto a far stare in posizione…


Nel complesso, comunque, sono molto soddisfatto del risultato. In più posso dire di aver finalmente “rotto il ghiaccio” con la lista dei propositi modellistici del 2017… ma la mia attenzione, devo confessarlo, ora come ora è tutta rivolta alla ormai incombente nuova edizione.
A prest(issim)o risentirci, allora, con altre novità su quel fronte!

(NdD: come sicuramente avete notato, nel fotografare questi modelli ho voluto provare a seguire qualche consiglio della Guida alla Fotografia dei Modelli pubblicata un po’ di tempo fa su Warhammer Community. Al momento non ho proprio-proprio tutti i mezzi migliori, ma mi sembra che rispetto a prima si notino già dei progressi. Che ne pensate?)

***

Aggiornamento del 28 Giugno 2019: per stare al passo con i cambiamenti portati dal nuovo Codex, ho modificato la mano del Segente perchè impugnasse una pistola plasma invece del combitermico.
(Per ulteriori dettagli e foto, cliccare qui).

Mamma GW sta pian-piano alzando il sipario sulla nuova edizione di Warhammer 40.000 e noi, come sempre, ci ritroviamo su queste pagine per analizzare insieme le novità.
Alla luce dell’articolo pubblicato ieri su Warhammer Community, oggi parliamo delle Zone di Guerra!

Di cosa si tratta? E’ presto detto: sono una serie di regole aggiuntive e opzionali create con lo scopo di rendere il gioco più vario, riproducendo una specifica condizione ambientale che può verificarsi sul campo di battaglia.
Sul manuale base saranno presenti tre varianti: Combattimento Notturno, Maelstrom Psichico e Fuoco e Furia, utilizzato come esempio ed unico rivelato fin’ora, che riprodurrà la condizione di trovarsi a combattere durante un assedio orbitale, con tanto di pezzi di astronave distrutta che precipitano sul campo, rischiando di ferire i modelli impegnati nello scontro.
Il tutto adeguatamente guarnito con degli speciali Stratagemmi e Tratti del Generale appositamente pensati per questo scenario… fantastico! Personalmente non vedo l’ora di provarlo!

Si può presumere facilmente che poi, nel tempo, verranno rilasciate anche tante altre varianti, contribuendo quindi a rendere, come dichiarato dalla Games Workshop stessa, questo nuovo Warhammer 40.000 il più vario e completo di sempre.

Fonte: Warhammer Community (Link)

Qualche giorno fa, così, senza nessun preavviso, buttato lì quasi come un bigliettino infilato sotto una porta, ha fatto la sua comparsa su Warhammer TV questo trailer, che presenta al mondo la versione “Primaris” dei Dreadnought.
E io, che come ben sapete stravedo per i nostri cari sarcofaghi semoventi, altro non posso fare se non incorporarlo nel post, invitandovi a vederlo:


Converrete con me che non c’è molto altro da aggiungere, almeno per ora.
Il modello sembra grosso, cattivo e pesantemente armato (NdD: mi incuriosisce particolarmente la nuova arma plasma, mi auguro che vengano rivelate altre info su di essa nel prossimo futuro), con un design decisamente meno “goffo” rispetto al classico (ma comunque amatissimo) Castraferrum.

Parliamo quindi un po’ delle altre novità che mamma GW ha condiviso con noi in questi ultimi giorni, novità che riguardano le trame che fanno da sfondo al nostro wargame preferito.
Mi sto riferendo alla Fondazione Ultima, l’atto ufficiale con cui il Primarca Roboute Guilliman ha ordinato la creazione di nuovi capitoli di Space Marine composti interamente da Primaris, in aggiunta alla loro già nota integrazione nei capitoli pre-esistenti come rinforzo.
In buona sostanza, la GW sta ribadendo il concetto del “Hey, se vuoi farti un’armata esclusivamente composta da Space Marine Primaris guarda che puoi, eh!”, ma non c’è niente di male: è tutto alla luce del sole e adeguatamente incastrato nella storia.

Al di là di questo, non vedo l’ora che vengano svelati altri dettagli che riguardano di più l’aspetto meccanico del nuovo Warhammer 40.000. E sono sicuro che non dovrò aspettare molto…

Fonte: Warhammer Community (link)